Decreto Aiuti e Industria 4.0
Il decreto Aiuti modifica positivamente la percentuale delle agevolazioni sul credito d’imposta solo per investimenti focalizzati sui beni immateriali 4.0 e sulla formazione 4.0. In pratica, tutte le imprese che vogliono seguire la transizione Industria 4.0 decidendo di acquistare o di aggiornare le proprie soluzioni software, ovvero come riportato nell'Allegato B, annesso alla Legge 11 dicembre 2016, n.232, "software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni", che permettono di gestire, pianificare, ottimizzare, e controllare i processi, il credito d’imposta passa nel 2022 dal 20% al 50%.
Infatti, il Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2022, n. 91 (in G.U. 15/07/2022, n. 164), Titolo I - Disposizioni in materia di energia e di imprese, Capo III - Misure per la ripresa economica, la produttività delle imprese e l'attrazione degli investimenti, all'articolo 21 - Maggiorazione del credito di imposta per investimenti in beni immateriali 4.0, viene evidenziato quanto segue:
1. Per gli investimenti aventi ad oggetto beni compresi nell'allegato B annesso alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, la misura del credito d'imposta prevista dall'articolo 1, comma 1058, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e' elevata al 50 per cento.
Vedi Gazzetta Ufficiale - DECRETO-LEGGE 17 maggio 2022, n. 50
Ricordiamo che nell'Allegato B, annesso alla Legge 11 dicembre 2016, n.232, vengono descritti tutti i Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0».